L’érythromycine est un macrolide historique qui agit par fixation sur la sous-unité 50S du ribosome, inhibant la translocation de la chaîne peptidique et bloquant la synthèse protéique bactérienne. Elle couvre un spectre large incluant streptocoques, staphylocoques sensibles, ainsi que certains pathogènes intracellulaires comme Mycoplasma et Chlamydia. Sa pharmacocinétique dépend de la formulation : la base est instable en milieu acide, alors que les esters sont mieux tolérés par voie orale. Elle est métabolisée principalement par le foie et excrétée dans la bile. Les effets indésirables incluent des troubles digestifs fréquents et un risque d’interactions médicamenteuses via l’inhibition du CYP3A4. Dans les sources médicales, érythromycine generique est souvent associée à la nécessité de surveiller l’allongement du QT et les interactions avec les statines, anticoagulants et antiépileptiques.

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    Leggo negli altri commenti che prevale l'aspetto emotivo nel lettore, soprattutto nelle lettrici. Mi associo e consiglio di leggerlo; non tanto come "prova letteraria", ma come testo che affronta dolori di cui non si parla. Purtroppo, devo dire da terapeuta che le donne non dicono soprattutto a se stesse di questo dolore immenso. Dolore che è sentito anche da chi ha dovuto abortire senza motivazioni terapeutiche e che ha, in più, il peso del giudizio sociale e, troppo spesso, personale. Ho sempre ritenuto un'immensa fortuna non aver dovuto affrontare questo tipo di sofferenza e credo che la condivisione, anche solo attraverso un libro, possa aiutare chi ci è passato e chi ha avuto la fortuna di non doverlo fare. Anche noi "elette", possiamo migliorare di parecchio la capacità di accoglienza del dolore delle altre donne, che è, in fondo e in superficie, anche il nostro.